Axel Gouala – IT
Nelle opere di Axel Gouala (sculture, disegni, installazioni, stampe) una certa nostalgia, o meglio la temperie di climi culturali sette-ottocenteschi e, con un balzo ancora indietro, persino autenticamente classici si fonde a una ricerca sui materiali contemporanei, che dà alle sue invenzioni qualcosa dell’ibrido. Mattoni, polistirolo, gesso, ferro, ma anche marmo, disegnano un universo in cui l’interrogativo è ancora una volta il posto dell’uomo nel mondo e nella Natura. In che posizione si pone il gesto dell’uomo rispetto alla sua, e del mondo, Matrice? Aldilà della Mimesis si tratta proprio di una ricreazione, in cui l’elemento grafico, mai fine a sé stesso, sottolinea lo slancio vitalissimo che unisce il gesto dello scultore e del disegnatore ai grandi movimenti della Natura. Come il propagarsi di un’onda, come il disegno conservato da antichi movimenti tellurici in una roccia, é l’unità del mondo naturale che Axel evoca tramite materiali invece il più possibile artificiali, e l’identità della vita sotto le differenti sue forme. |
Il suo è un tributo alla Natura insomma e allo slancio vitale, sorta di Streben romantico dei nostri giorni, con quel tanto di inevitabile dubbio e disillusione che é la cifra della nostra contemporaneità. Ma Axel Gouala non rinuncia al sogno. Questo universo complesso, in qualche modo titanico, di forze che si misurano, é sempre unificato dal disegno come pratica centrale e sottesa anche alla scultura, che é disegno nello spazio. Frammenti di un cosmo che spinge urgente verso uno sbocco, un’elevazione, una fioritura le opere di Axel Gouala hanno spesso una parentela con gli elementi del mobilio, le cui ortogonali contrastano ed esaltano le linee curve sopra evocate dal dispiegarsi dell’energia primigenia. Il mobilio come dimensione simile all’umano, si pone come metro di comparazione di fenomeni che restano nella loro essenza fantastica e dirompente al di fuori del nostro addomesticamento. Roma, 22 ottobre 2015 |
Valeria Carrieri
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